Dating a Russian / 2
Pietroburghese (e ridaglie), sassofonista in un gruppo abbastanza conosciuto che suona un jazz rivisitato a metà tra il gipsy e il funky.
Dating a Russian / 1
Amico di amici, ci si conosce ad uno di questi concerti estivi in questi immensi parchi che ha Mosca. Si passa tutta la giornata insieme, poi si va a cena e infine a ballare latino americano… ed è li che scatta il primo bacio.
Russo ebreo pietroburghese, ( e si sa quelli di pietroburgo sono l’elite dell’elite, l’intellighenzja per eccellenza, piu artisti nell’animo e meno conformi a schemi fissi).
Il giovincello si ferma a Mosca un paio di giorni, giorni pieni di passeggiate romantiche sui bulevard, discussioni sul futuro della Russia (Il giovincello è anche attivo sostenitore di Jabloko, partito giovane dell’opposizione), baci e spensieratezza.
Arriva il momento della partenza, baci abbracci e ci sentiamo.
Qualche giorno dopo mi invita a Pietroburgo per un weekend lungo… ci penso un po’ su, ma nemmeno tanto, insomma, io a Piter ci ho vissuto, ho degli amici, e d’estate è sempre meravigliosa, quindi prendo al volo un treno e vado.
Da buon russo medio arriva a prendermi in stazione con il canonico mazzo di fiori (che devo dire fa comunque sempre piacere) si va a casa e poi a cena, passeggiata sul lungofiume, bevuta coi suoi amici e quant’altro la città puo offrire durante le splendide notti bianche
Il giovincello lavora in una casa editrice e ha la casa letteralmente invasa di libri, libri ovunque, di tutti i generi, colonne di libri sul pavimento, ma non solo, sui muri di casa, scritti a matita in lunghe spirali (da lui che, in quanto pietroburghese, possiede per definizione un animo artistico) versi di poesie divise per ambiente.
In cucina versi sul cibo e sull potere afrodisiaco di ostriche e champagne, in camera da letto frasi struggenti d’amore, in sala la fa da padrona l’amore per la patria e via dicendo. La cosa, a dire la verità, ha quel fascino che mi manda in visibilio…
La mattina lui va a lavoro e io in giro per i fatti miei, incontro i miei amici, mi godo la città. La sera torno a casa e lui mi dice che deve andare a prendere un pacco in stazione che gli arriva col treno “faccio presto, tu dormi pure ci si vede domattina”.
La mattina però mi sveglio e lui non c’è, ma non solo non c’è, non è proprio rientrato in casa… provo a chiamarlo e il telefono è staccato. Bene (no male, ma che fare?) esco e mi faccio il mio consueto giretto. Di tanto in tanto provo a chiamarlo ma il telefono è sempre staccato. Torno a casa (sua) la sera e nessuna traccia … ora inzio a preoccuparmi… perchè insomma… va bene tutto ma..
Passa un’altra nottata e al mio risveglio lui non c’è.
Immaginatevi la scena, io a casa di questo qui, senza di lui, con lui che è sparito dopo che io sono andata apposta a Pietroburgo per passare un weekend con lui… inizio a pormi delle domande… del tipo.. dovrei chiamare la polizia? Dovrei chiamare qualcuno degli amici in comune che ho a Mosca per sapere cosa fare?
Nel frattempo, passa un altra giornata, meno male a Pietroburgo ho sempre da fare, quando rientro in casa il pomeriggio sento suonare il citofono.. e mi prende il panico…
Io a casa di uno, di cui effettivamente so poco, lui sparito da 2 giorni, e il citofono che suona. Il primo pensiero è : oddio la milizia, per un controllo, magari hanno trovato il cadavere, magari qualcuno ha notato la sua assenza e ha sporto denuncia. Poi penso .. Oddio magari è la moglie (si perche nel frattempo curiosando in casa ho scoperto che ha una moglie che sta in Germania, e anche un figlio… santa pace) e io mi faccio trovare qui e questa mi uccide in preda alla gelosia…
Decido di non rispondere
Poco dopo entra in casa lui, tranquillo come una pasqua, che candidamente mi dice: “ah sei qui” ( gia sono qui, visto che mi hai invitato a casa tua).. – “andiamo a cena? hai mangiato?”
Io, che non sono donna da scenate.. abbozzo con un ok andiamo a cena.
Durante la cena mi racconta che, una volta ritirato il pacco in stazione, ha incontrato dei suoi amici con cui hanno deciso di farsi una bevuta.. il tempo si sa, scorre veloce in buona compagnia, e loro non si sono accorti che era ormai arrivato l’orario dell’apertura dei ponti (che non chiudono fino alle sei del mattino) e che quindi erano rimasti bloccati sulla riva sbagliata. Che fare… gia che si era li, meglio darci dentro e farsi una serata come si deve.. per cui via a vodka, birra e quant’altro fino a raggiungere lo stato di Zapoj.
Definizione di zapoj (in russo запой ) : Lo zapoj è un’usanza particolare – e molto seria – dei russi. Consiste nel rimanere sbronzi per parecchi giorni senza smaltire la sbornia, vagare senza meta, salire su treni senza alcuna destinazione, confidare i segreti più intimi a persone incontrate per caso, dimenticare tutto ciò che si è detto o fatto. Gli occidentali lo chiamerebbero trip.
Ecco.
Io mi prendo la briga di andare da lui fino a Pietrobugo per passare un weekend romantico e lui cosa fa? Zapoj???????????????
Inutile dire che pagata la cena e accompagnatami a prendere il treno il giovincello non mi ha piu visto.