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Posts Tagged ‘politica’

Pance all’aria in campagna elettorale

19 agosto 2013 Lascia un commento
Mikhail Degtyarev (con cappellino a sinistra) e Vladimir Zhrinovksy del partito Ldpr in banya

Mikhail Degtyarev (con cappellino a sinistra) e Vladimir Zhrinovksy del partito Ldpr in banya

Se farsi fotografare a torso nudo con un cappellino di feltro in testa, circondato da pesce secco, birra, fogli di giornali e rami di betulla, prima di entrare in sauna, vi sembra di cattivo gusto e magari controproducente per un candidato sindaco in piena campagna elettorale, non siete Mikhail Degtyarev. Il 31enne, che nella corsa alla poltrona di primo cittadino di Mosca rappresenta il partito liberal-democratico (Ldpr) di Vladimir Zhirinovsky, ha messo tra le priorità del programma elettorale quello delle sovvenzioni pubbliche alle banye (le tradizionali saune russe). Nazionalista fino al grottesco, Dgtyarev ha spiegato alle telecamere che la banya, coi suoi poteri benefici, ha salvato la Russia dalla peste, mentre questa imperversava in Europa.
Con lui, a pancia all’aria in sauna, anche Zhirinovsky (nella foto, a destra), il quale ha spiegato così la scelta di un posto tanto insolito per incontrare gli elettori: “Il regime comunista è fallito soprattutto a causa della banya, dove centinaia di uomini s’incontravano a brontolare; è la banya russa ad aver causato la rivoluzione, è qui che matura il malcontento”.
Da non dimenticare che il nostro argutissimo Degtyarev, deputato alla Duma, ha proposto anche di concedere alle donne lavoratrici due giorni liberi al mese, per legge, in concomitanza con il ciclo mestruale. Se eletto sindaco, nelle elezioni del prossimo 8 settembre, è convinto che guiderà Mosca nella battaglia contro l’Anticristo!
Da (disgustate) fan del russo medio e della sua pancia, non possiamo che rimanere ammirate dalla scelta di fare del nostro oggetto feticcio strumento di campagna elettorale.
Per gli interessati al soggetto, su Foreign Policy un ritratto più serio del baldo Degtyarev.

“L’interrogatorio più sexy della mia vita”. Sul sesso orale è guerra tra blondinke

17 agosto 2013 Lascia un commento
Ksenia Sobchak ed Elena Mizulina

Ksenia Sobchak ed Elena Mizulina

No non è come pensate. Non mi sono trovata davanti a un sensualissimo milizioner (a trovarne!!) in divisa, con una lampada da tavolo puntata in faccia, in un commissariato di periferia a rispondere a domande ammiccanti, piene di sottointesi erotici. Difficilmente i sogni diventano realtà. Più facile che si trasformino in incubi, per quanto mi riguarda. A ogni modo, il sexy interrogatorio è toccato a Ksenia Sobchak, blondinka-fashion victim convertita all’attivismo civico e politico, chiamata a rispondere agli inquirenti in seguito a una denuncia per diffamazione avanzata dalla deputata Elena Mizulina. Membro del partito di governo Russia Unita e capo della Commissione famiglia alla Duma, la Mizulina è stata la promotrice della controversa legge contro la “propaganda di orientamenti sessuali non tradizionali”, che punisce con carcere e multe chi promuove i diritti dei gay in Russia. Dopo l’entrata in vigore del testo (a giugno) le sono piovute addosso critiche di ogni genere e sul web è diventata oggetto di scherno e parodie.

"Non ingoiare". Il volto della Mizulina prende il posto di quello della kolkhoziana nel celebre poster di propaganda sovietica

“Non ingoiare”. Il volto della Mizulina prende il posto di quello della kolkhoziana nel celebre poster di propaganda sovietica

La Sobchak si era chiesta, in modo proovocatroio, se per “orientamenti sessuali non tradizionali” la Mizulina intendesse anche il sesso orale e aveva profetizzato una nuova proposta di legge che vietasse anche questa pratica. Insieme alla starlette televisiva, sono stati convocati dagli inquirenti anche l’ex vice premier Alfred Kokh e giornaliste come Elena Kostyuchenko di Novaya Gazeta e Olga Bakushinskii di Lenta.ru. Insieme ad altri attivisti e commentatori, il cui numero preciso non è ancora chiaro, rientrano tutti in quella che è stata definita subito la “lista Mizulina”.
Alla tv indipendente Dozhd (Pioggia), l’8 agosto, la Sobchak ha rilasciato un’intervista, in cui racconta i particolari dell’interrogatorio e confessa ironica come questa storia abbia sconvolto la sua vita privata: col marito non riesce più a fare sesso orale perché, ora, nelle loro menti il concetto è subito associato alla Mizulina (la cui espressione, a metà tra signorina Rottenmeier e Misery non deve morire, a dire il vero turberebbe anche me sotto le lenzuola).
Sul suo blog The Power Vertical, Brian Whitmore spiega come in un anno – dallo scandalo Pussy Riot, alla legge anti-gay – siano cambiati i contenuti del dibattito pubblico in Russia, mentre il Cremlino si è lanciato nella crociata per i cosiddetti valori tradizionali. Il fine, ritengono in molti, sarebbe quello di distogliere l’elettorato dai problemi veri del Paese e dividere l’opposizione.
Sul New Yorker, invece, Masha Lipman mette in guardia chi, osservando la Russia dall’esterno, pensa a un Paese ultra conservatore e bigotto. The country may appear to be fairly conservative, if one looks at its widespread homophobia or public condemnation of irreverence toward Russian Orthodox Church. Yet when it comes to other social habits, such as divorce, abortion, or birth rate, the picture is very different…
Moscakaos non può che schierarsi in difesa del sesso orale e presto scoprirete anche perché.