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Posts Tagged ‘corteggiamento’

DATING AN EXPAT – SWEDEN

31 agosto 2013 Lascia un commento

Svedese, parlante italiano, conosciuto in un locale.

Incontrato un po’ di volte sempre nello stesso posto, una sera mi conquista con un complimento a effetto: ” stasera hai delle bellissime orecchie ” (.. ahem grazie ma sono sempre quelle,cioè, non è che le cambio a seconda dei giorni della settimana)

Una notte mi prende la mano tra il casino della musica alta e mi sussurra con enfasi: “Oggi, quando ti ho visto, il resto è sparito, ho capito che voglio stare solo con te” – “aspetta un attimo”- si gira, mentre ancora mi tiene la mano, bacia appassionatamente una ragazza che sta passando, si rigira dalla mia parte con nonchalance, sempre tenendomi per mano, e continua “perché ho capito che voglio te come madre dei miei figli”

beh, parliamone..

un paio di mesi dopo mi scrive dicendo che Mosca è una grande città, con i problemi delle metropoli, che bisogna aiutarsi a vicenda, che la qualità della vita è quella che è, non è che a breve vai in Italia?

non capisco dove vuole andare a parare..

“non è che mi porteresti dall’Italia una fornitura annuale dei miei tappi per le orecchie preferiti, che altrimenti, ahimè, faccio fatica a dormire, e se non riposo la notte poi rendo poco”

Feticista delle orecchie?? mah..

Dating a Russian / 3 – O dell’eterna lotta tra cavaliere e cavernicolo

21 agosto 2013 Lascia un commento
Dolce e brutale quanto basta, il conte Vronskij nel film Anna Karenina (1967)

Dolce e brutale quanto basta, il conte Vronskij nel film Anna Karenina (1967)

Appena sveglia, Facebook mi regala un interessante articolo che riflette su un tema a lungo discusso con le amiche straniere a Mosca. E realizzo che la sintesi di serate passate a scambiarci impressioni sulle contraddizioni dell’uomo russo e del suo approccio damerino- neanderthaliano alla donna è che non potrai mai scegliere tra cavaliere e cavernicolo. Sei obbligata ad acquistare il pacchetto completo. Paghi uno, prendi due.

Il russo medio risponde a istinti primitivi. Vede il sesso come un favore che la donna fa all’uomo e mai il contrario. Ama di una “tenerezza selvaggia”. E’ maschilista, autoritario e con ogni probabilità violento. Ma solo perché l’amore, qui, si dimostra anche col possesso fisico, sostiene (alla faccia del femminismo!) l’autrice dell’articolo, una russa trapiantata a New York, un po’ troppo indulgente con i suoi connazionali.

Il russo medio ti regala fiori al primo appuntamento, non permette di versarti da sola il vino a tavola, ti apre la portiera dell’auto e paga per te sempre. Non conosce la parola tromba-amica (o la più raffinata “friend-with-benefits”), perché al buon sesso fa seguire impegno e responsabilità, quindi sarai sempre e comunque la sua fidanzata (I can’t help but feel like there’s a certain honor in the Russian man’s understanding that with great sex comes great responsibility…ahahahhahahahhahah).  UOMINI ITALIANI, PRENDETE APPUNTI!

Su come i russi vedono il tradimento, si apre poi un dilemma shakespeariano:  Is it more disrespectful to have casual sex with a girl and not call her your girlfriend, or call her your girlfriend and cheat? The Westerners said the latter, as though it were obvious, the Russian ones said the former, as if that were obvious. Io su questo punto, confesso di essere ancora dibattuta.

Qui il punto di vista delle nostre eroine ‘Kris e Angie’ (geni irraggiungibili nella parodia della russazza) sul tema del “se non ti picchia, non ti ama”. Angie è disperata: il suo fidanzato-oligarca non ha mai alzato le mani su di lei. Ne deduce che non la ama. Con l’amica di botox Kris, si ingegna per trovare il modo di provocare in lui una reazione brutale, degna del vero amore. Decidono di rovinargli la nuova jeep. A cose fatte, Angie chiama il suo uomo e gli comunica l’accaduto. Finita la breve conversazione, attacca il telefono e sospira: “Ha detto che stasera, quando torna a casa mi uccide”. E Kris: “Come vi invidio. Il vostro sì, che è vero amore!”.

Dating a Russian / 2

19 agosto 2013 Lascia un commento
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Anatre al laghetto del monastero di Novodevichy

Pietroburghese (e ridaglie), sassofonista in un gruppo abbastanza conosciuto che suona un jazz rivisitato a metà tra il gipsy e il funky.

Conosciuto ad un suo concerto, mi invita ai successivi, ai quali vado con un paio di amiche.
Alla fine di una performance, dopo gli applausi, scende dal palco, viene da me e mi sussurra:
“E’ stata una serata bellissima, vorrei concluderla con te “–  wow che romantico penso io… che già immaginavo una serata coi fiocchi.
 “Vorrei camminare con te, mano nella mano, per Mosca, tutta la notte “ – wow sempre più romantico… pero uhm… è febbraio, fa -20, dove vuole andare questo qui??
“Sederci su una panchina e dare da mangiare alle anatre fino all’alba “ – ahem…. ribadisco è febbraio, le anatre sono migrate chissà dove, non si puo che ne so, andare a berci qualcosa al chiuso???? E magari dalle anatre ci torniamo a maggio??? Poi insomma prima o poi si sazieranno queste anatre… io amo gli animali.. però ecco… come dire…
Lo so, non sono sufficientemente romantica per l’animo russo… non capisco il loro trasporto, guardo il dettaglio.. però ecco io sono del sud, a -20 altro che serata romantica, come minimo avrebbe dovuto chiamare l’ambulanza per un principio di assideramento… o forse… voleva essere lui a scaldarmi… si vabbe ma non c’è mica bisogno di farmi morire prima, per poi rianimarmi…

Piacere di conoscerti (Ochen priyatno poznakomitsya)

11 agosto 2013 Lascia un commento

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Cominciamo con le presentazioni: ecco a voi il “russo medio”. E i suoi strumenti di seduzione. Fiori e gattini sono parte fondamentale del corteggiamento. La sfida per le donne è riuscire, il più velocemente possibile, a sorvolare sui colori scelti per l’intimo e sugli adorati calzini, da cui non si separa mai. In particola l’estate, quando fanno coppia fissa con i popolari sandali di plastica.