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Posts Tagged ‘gay’

Omofobia, pop music e paillettes

23 agosto 2013 Lascia un commento
Philipp Kirkorov, il re del pop russo

Philipp Kirkorov, il re del pop russo

Per la serie, un-Paese-mille-contraddizoni: la Russia che vara la legge anti-gay è la stessa che osanna cantati dalla dubbia qualità artistica, ma carichi di lustrini, rimmel e piume. Da una parte la “propaganda omosessuale” diventa reato perseguibile col carcere, dall’altra il Renato Zero de Russia, Philipp Kirkorov (nonché ex marito della Barbra Streisand de Russia, Alla Pugacheva), è idolatrato dalle folle e festeggia il suo compleanno al Cremlino. The Atlantic prova a spiegare come, in un Paese dove solo il 16% della popolazione ritiene che l’omosessualità vada rispettata, cantanti che giocano sull’ambiguità dei loro gusti sessuali riscuotano, invece, un ampio successo… Is that Russians simply need an outlet to escape the binary heterosexuality that’s been imposed on them?

Difficile dare spiegazioni logiche, d’altra parte siamo anche noi fiere sostenitrici della tesi che Russia cannot be understood with the mind alone.

“L’interrogatorio più sexy della mia vita”. Sul sesso orale è guerra tra blondinke

17 agosto 2013 Lascia un commento
Ksenia Sobchak ed Elena Mizulina

Ksenia Sobchak ed Elena Mizulina

No non è come pensate. Non mi sono trovata davanti a un sensualissimo milizioner (a trovarne!!) in divisa, con una lampada da tavolo puntata in faccia, in un commissariato di periferia a rispondere a domande ammiccanti, piene di sottointesi erotici. Difficilmente i sogni diventano realtà. Più facile che si trasformino in incubi, per quanto mi riguarda. A ogni modo, il sexy interrogatorio è toccato a Ksenia Sobchak, blondinka-fashion victim convertita all’attivismo civico e politico, chiamata a rispondere agli inquirenti in seguito a una denuncia per diffamazione avanzata dalla deputata Elena Mizulina. Membro del partito di governo Russia Unita e capo della Commissione famiglia alla Duma, la Mizulina è stata la promotrice della controversa legge contro la “propaganda di orientamenti sessuali non tradizionali”, che punisce con carcere e multe chi promuove i diritti dei gay in Russia. Dopo l’entrata in vigore del testo (a giugno) le sono piovute addosso critiche di ogni genere e sul web è diventata oggetto di scherno e parodie.

"Non ingoiare". Il volto della Mizulina prende il posto di quello della kolkhoziana nel celebre poster di propaganda sovietica

“Non ingoiare”. Il volto della Mizulina prende il posto di quello della kolkhoziana nel celebre poster di propaganda sovietica

La Sobchak si era chiesta, in modo proovocatroio, se per “orientamenti sessuali non tradizionali” la Mizulina intendesse anche il sesso orale e aveva profetizzato una nuova proposta di legge che vietasse anche questa pratica. Insieme alla starlette televisiva, sono stati convocati dagli inquirenti anche l’ex vice premier Alfred Kokh e giornaliste come Elena Kostyuchenko di Novaya Gazeta e Olga Bakushinskii di Lenta.ru. Insieme ad altri attivisti e commentatori, il cui numero preciso non è ancora chiaro, rientrano tutti in quella che è stata definita subito la “lista Mizulina”.
Alla tv indipendente Dozhd (Pioggia), l’8 agosto, la Sobchak ha rilasciato un’intervista, in cui racconta i particolari dell’interrogatorio e confessa ironica come questa storia abbia sconvolto la sua vita privata: col marito non riesce più a fare sesso orale perché, ora, nelle loro menti il concetto è subito associato alla Mizulina (la cui espressione, a metà tra signorina Rottenmeier e Misery non deve morire, a dire il vero turberebbe anche me sotto le lenzuola).
Sul suo blog The Power Vertical, Brian Whitmore spiega come in un anno – dallo scandalo Pussy Riot, alla legge anti-gay – siano cambiati i contenuti del dibattito pubblico in Russia, mentre il Cremlino si è lanciato nella crociata per i cosiddetti valori tradizionali. Il fine, ritengono in molti, sarebbe quello di distogliere l’elettorato dai problemi veri del Paese e dividere l’opposizione.
Sul New Yorker, invece, Masha Lipman mette in guardia chi, osservando la Russia dall’esterno, pensa a un Paese ultra conservatore e bigotto. The country may appear to be fairly conservative, if one looks at its widespread homophobia or public condemnation of irreverence toward Russian Orthodox Church. Yet when it comes to other social habits, such as divorce, abortion, or birth rate, the picture is very different…
Moscakaos non può che schierarsi in difesa del sesso orale e presto scoprirete anche perché.